mercoledì 2 maggio 2012

DUE PERSONE ACCOLTELLATE IN CASA. A MILANO E' ALLARME VIOLENZA

Umberto e Matilde Passa. Questi i nomi dei due coniugi trovati questo pomeriggio morti con ferite d'arma da taglio nel proprio appartamento di via Angelo Rizzoli, in zona Cascina Gobba. Umberto, 65 anni, sarto in pensione, era stato operato qualche tempo fa per un grave problema al cuore. Da allora, secondo quanto trapela sul posto, potrebbe aver iniziato a soffrire di una forma di depressione. I vicini parlano di "un uomo gentile, tranquillo, taciturno". La moglie Matilda lavorava come infermiera alla clinica Villa Turro. Il 65enne era stato operato poco prima che la donna andasse in pensione. La coppia aveva due figli: Francesco vive solo a Milano, Donatella e' sposata e vive in Puglia con una bimba piccola. Non e' ancora chiara se si tratta di un duplice omicidio o di un caso di omicidio-suicidio. Dalle prime informazioni, il figlio avrebbe chiamato i carabinieri dicendo che i suoi genitori erano morti in casa. Non è chiara la dinamica.

Umberto Passa, il 65enne pensionato trovato morto accoltellato insieme alla moglie Matilda nell'appartamento di via Angelo Rizzoli 85, aveva un coltello da cucina conficcato nel petto. La posizione dei due cadaveri, il tipo di arma e i primi rilievi effettuati sul posto, lasciano pensare con tutta probabilita' a un caso di omicidio-suicidio consumato proprio dal 65enne. La forma depressiva di cui avrebbe sofferto l'uomo e alla quale avrebbe accennato con preoccupazione anche il figlio, avvalora quest'ultima ipotesi. Gli accertamenti sono tuttavia ancora in corso. Un altro dettaglio da chiarire riguarda il rapporto tra i due coniugi, che negli ultimi tempi potrebbe essersi incrinato per la volonta' espressa dalla moglie di trasferirsi in Puglia dalla figlia. Una soluzione che il marito non approvava. La 63enne, stesa a terra accanto al letto, sul quale giaceva il cadavere del marito, presentava più di una ferita d'arma da taglio. L'episodio potrebbe essere avvenuto questa mattina.

IL PRECEDENTE - Jolanda Colombo, la 67enne aggredita il 30 aprile nell'androne di casa in via De Pretis 49, sarebbe stata colpita da una quindicina di coltellate. L'aggressore e' fuggito lungo i portici del complesso di case popolari. L'unico ad aver visto lo sconosciuto scappare e' stato un inquilino del secondo piano, che dopo aver sentito le urla della vittima, e' uscito di casa e ha tentato di inseguirlo. "Sono uscito sul pianerottolo, ho visto la signora piena di sangue, in terra era un lago di sangue", racconta il vicino, che quando si e' inoltrato nel cortile all'inseguimento dell'aggressore ha provato a intimargli di fermarsi. "Solo quando mi ha sentito urlare ha iniziato a correre - continua l'unico testimone - era un ragazzo tra i 20 e i 25 anni, vestito in tuta blu e grigia, carnagione chiara, capelli corti mori". Il vicino, in mutande e a piedi nudi, ha poi perso di vista il fuggitivo, uscito dal complesso tramite un altro varco all'altezza del civico 63. "Sulla scala non si poteva stare - ricorda - c'era ancora un forte odore dello spray usato dall'aggressore". Jolanda Colombo, come spiegato dai conoscenti, e' vedova da diverso tempo. Il marito era un vigile urbano. I figli, residenti in Spagna, tornano spesso a Milano a trovarla.

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