Umberto e Matilde Passa. Questi i nomi dei due coniugi trovati questo
pomeriggio morti con ferite d'arma da taglio nel proprio appartamento di
via Angelo Rizzoli, in zona Cascina Gobba. Umberto, 65 anni, sarto in
pensione, era stato operato qualche tempo fa per un grave problema al
cuore. Da allora, secondo quanto trapela sul posto, potrebbe aver
iniziato a soffrire di una forma di depressione. I vicini parlano di "un
uomo gentile, tranquillo, taciturno". La moglie Matilda lavorava come
infermiera alla clinica Villa Turro. Il 65enne era stato operato poco
prima che la donna andasse in pensione. La coppia aveva due figli:
Francesco vive solo a Milano, Donatella e' sposata e vive in Puglia con
una bimba piccola. Non e' ancora chiara se si tratta di un duplice
omicidio o di un caso di omicidio-suicidio. Dalle prime
informazioni, il figlio avrebbe chiamato i carabinieri dicendo che i
suoi genitori erano morti in casa. Non è chiara la dinamica.
Umberto Passa, il 65enne pensionato trovato morto
accoltellato insieme alla moglie Matilda nell'appartamento di via Angelo
Rizzoli 85, aveva un coltello da cucina conficcato nel petto. La
posizione dei due cadaveri, il tipo di arma e i primi rilievi effettuati
sul posto, lasciano pensare con tutta probabilita' a un caso di omicidio-suicidio consumato
proprio dal 65enne. La forma depressiva di cui avrebbe sofferto l'uomo e
alla quale avrebbe accennato con preoccupazione anche il figlio,
avvalora quest'ultima ipotesi. Gli accertamenti sono tuttavia ancora in
corso. Un altro dettaglio da chiarire riguarda il rapporto tra i due coniugi,
che negli ultimi tempi potrebbe essersi incrinato per la volonta'
espressa dalla moglie di trasferirsi in Puglia dalla figlia. Una
soluzione che il marito non approvava. La 63enne, stesa a terra accanto
al letto, sul quale giaceva il cadavere del marito, presentava più di
una ferita d'arma da taglio. L'episodio potrebbe essere avvenuto questa
mattina.
IL PRECEDENTE - Jolanda Colombo, la 67enne aggredita
il 30 aprile nell'androne di casa in via De Pretis 49, sarebbe stata
colpita da una quindicina di coltellate. L'aggressore e' fuggito lungo i
portici del complesso di case popolari. L'unico ad aver visto lo
sconosciuto scappare e' stato un inquilino del secondo piano, che dopo
aver sentito le urla della vittima, e' uscito di casa e ha tentato di
inseguirlo. "Sono uscito sul pianerottolo, ho visto la signora piena di
sangue, in terra era un lago di sangue", racconta il vicino, che quando
si e' inoltrato nel cortile all'inseguimento dell'aggressore ha provato a
intimargli di fermarsi. "Solo quando mi ha sentito urlare ha iniziato a
correre - continua l'unico testimone - era un ragazzo tra i 20 e i 25
anni, vestito in tuta blu e grigia, carnagione chiara, capelli corti
mori". Il vicino, in mutande e a piedi nudi, ha poi perso di vista il
fuggitivo, uscito dal complesso tramite un altro varco all'altezza del
civico 63. "Sulla scala non si poteva stare - ricorda - c'era ancora un
forte odore dello spray usato dall'aggressore". Jolanda Colombo, come
spiegato dai conoscenti, e' vedova da diverso tempo. Il marito era un
vigile urbano. I figli, residenti in Spagna, tornano spesso a Milano a
trovarla.
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