sabato 25 febbraio 2012

I LOMBARDI, IL POPOLO PIU’ “COGLIONE” CHE C’E’

di GIANLUCA MARCHI

Oggi voglio parlare dei Lombardi, o meglio dei popoli lombardi in genere che, per semplificazione, chiamerò il popolo lombardo. E userò un linguaggio molto diretto e magari qualcuno si offenderà anche. Ma purtroppo i dati ci dicono che le cose stanno così. IL POPOLO LOMBARDO E’ IL PIU’ COGLIONE DELLA TERRA: non c’è alcun ombra di dubbio. Lasciatemelo dire con affetto, visto che ci sono dentro pure io, ma è così. Infatti spiegatemi quale altro popolo è disposto a comprare quello che Giancarlo Pagliarini chiamerebbe il “prodotto Stato” la bellezza di 43 miliardi di euro all’anno di più rispetto a quello che effettivamente vale. Per “prodotto Stato” si intendono tutti i servizi pubblici forniti dagli enti territoriali e dallo centrale.
Non sono dati affatto nuovi, ma bisogna che i singoli cittadini si fermino un atto a rifletterci sopra per decidere se intendono ancora sopportare questa vessazione oppure se è venuto il momento di dire basta. Prendiamo ad esempio i dati contenuti nel volume di Giuseppe Bortolussi “Tassati e Mazziati” (Sperling & Kupfer, 2011) calcolati sulle statistiche ufficiali del 2007 (le ultime effettivamente disponibili, tanto per intenderci con che solerzia si muove lo stato italico). Ebbene in media ogni cittadino lombardo ha versato alle casse pubbliche 16.663 euro (Entrate) e ne ha avuto in ritorno servizi pubblici per un totale, sempre pro capite, pari a 12.203 euro (Spese).  Per Entrate si intende la somma di tutti i soldi che il territorio (in questo caso la regione) versa allo Stato in virtù del prelievo fiscale e di entrate di altra natura; per Spese si intende la somma dei soldi che lo Stato torna al territorio sotto forma di risorse e servizi di varia natura (in realtà, parte del prelievo fiscale non “va fisicamente a Roma” ma resta nelle casse regionali oppure provinciali o comunali: nel 2008, per esempio, il 22% del prelievo fiscale era raccolto dalle amministrazioni periferiche – regioni, province e comuni – il restante 78% finiva nelle casse centrali).
Per ogni cittadino lombardo il residuo fiscale (cioè denari rimasti nelle casse statali) è ammontato a 4.460 euro che, moltiplicato per 9.642.406 cittadini, fa appunto la cifra di 43.005.130.760. Ma quale pazzo, o quale coglione, è disposto a comprare un pacchetto di servizi (per altro spesso di scadente qualità) che gli costa 43 miliardi di euro all’anno in più di quanto vale realmente? Nessuno sulla faccia del globo. E in Italia non c’è neanche lontanamente paragone alla pirlaggine del popolo lombardo. Nel Lazio, sempre a dati 2007, ogni cittadino ha pagato 1.487 euro in più di quanto ha ricevuto, ma sappiamo che nella regione di “Roma caput mundi” il dato è falsato dalla presenza della sede legale di molte società che versano lì le tasse ma non producono in loco. E infatti il cittadino laziale riceve in cambio un servizio che vale all’anno 15.183 euro contro i 12.203 euro che riesce ad avere ogni lombardo. Le altre regioni che hanno un residuo fiscale positivo per lo stato sono il Veneto, dove ogni cittadino paga ogni anno 1.442 euro in più di quanto riceve, l’Emilia Romagna dove la differenza è di 1.323 euro cadauno e il Piemonte con 280 euro.
Fine. In tutte le altre regioni ogni cittadino paga il “prodotto pubblico” assai meno di quando costa: si va dai -213 annui di ciascun toscano, ai quasi -3000 euro dei campani, ai – 4.328 euro dei siciliani e ai -4.557 dei calabresi. Tutte con residuo fiscale in negativo anche le altre Regioni a statuto speciale, ma sappiamo che lì i discorsi sono più complessi e dettati dalla storia.
Prendiamo i soliti Lombardi coglioni e diciamo che se la Lombardia fosse un paese indipendente che non dovesse tener conto di nessun altro livello statale, oggi come oggi avrebbe un surplus annuo di 43 miliardi (sulla base della tassazione esistente), che potrebbe decidere come utilizzare: facendo pagare molto meno tasse oppure  migliorando i servizi pubblici fino a portarli a un livello superiore a quelli mitici del Nord Europa oppure ancora mixando le due cose o migliorando le condizioni dei propri anziani e dei giovani che vivono fuori casa e cercano un lavoro o ancora sostenendo le proprie aziende. Insomma, ci sarebbe solo da sbizzarrirsi. Qualche problemino avrebbero invece i siciliani a fronte di una Sicilia indipendente, che secondo tali statistiche si ritroverebbe con un buco annuo da 21,7 miliardi di euro. Fate voi un po’ di conti.
E purtroppo i valori che ho qui ricordato sono destinati a peggiorare, perché nel 2012 andranno aggiunti gli aggravi dovuti ai nuovi aumenti di tasse e anche all’aumento dell’Imu rispetto all’Ici che era in vigore nel 2007. Si calcola che l’Imu varrà circa 11 miliardi di euro e ditemi voi dove si registreranno gli aumenti maggiori a seguito degli aggiornamenti delle rendite catastali. Per non parlare dell’evasione. E intanto le aziende sono sempre più in crisi e i giovani non hanno prospettive neppure dove fino a pochi anni fa potevano cambiare lavoro più o meno quando volevano.
Cari Lombardi (ometto stavolta il solito termine…), ma quanto ancora dovete sopportare prima che, come ci ricordava ieri Romano Bracalini ripercorrendo un po’ di sana storia, si cominci a scendere in piazza??!! Un popolo con le palle e fiero di se stesso determina il proprio futuro, un popolo senza palle subisce il futuro imposto dagli altri.

venerdì 17 febbraio 2012

MOZIONE CONTRO LA TESORERIA UNICA

Gruppo Consiliare del Consiglio di Zona 9 - Milano
LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA
DELLA PADANIA
Milano, 16 febbraio 2012
MOZIONE
OGGETTO: "RICHIESTA DI CANCELLAZIONE DELL’OBBLIGO DI TRASFERIMENTO DELLE DISPONIBILITA’ LIQUIDE DEL COMUNE ALLA TESORERIA STATALE"

PREMESSO CHE:

- Il regime di Tesoreria Comunale riconosce a tutti gli Enti Locali un’adeguata autonomia nel gestire le proprie risorse finanziarie, autonomia dalla quale, se gestita in modo oculato, responsabile e professionale, può derivare anche un incremento delle entrate;

- Il Decreto Legge 24 gennaio 2012, n.1 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.19 del 24/01/2012, all’articolo 35, comma 8 e seguenti stabilisce il ripristino della Tesoreria Unica Statale;

- La norma prevede che le tesorerie degli Enti Locali abbiano l’obbligo di versare le disponibilità liquide esigibili (depositate presso le tesorerie comunali alla data di entrata in vigore del decreto) presso la tesoreria statale;

- Il versamento dovrà avvenire per il 50% entro il 29 febbraio 2012 e per la restante quota entro il 16 aprile 2012;

RITENUTO CHE:

- Con il ritorno al vecchio sistema di tesoreria unica, gli Enti Locali non avranno più disponibilità diretta delle proprie risorse depositate presso il sistema bancario;

- Il tesoriere di ciascun Ente potrà e dovrà soltanto curare pagamenti e riscossioni, senza però potere gestire la liquidità dell’Ente, secondo le disposizioni e le decisioni di quest’ultimo;

- Ciò è una grave limitazione dell’autonomia degli Enti Locali così privati di un importante strumento di gestione finanziaria che è risultata ampiamente vantaggiosa per le casse pubbliche negli ultimi anni;

- Per i Comuni ciò comporterà elasticità di cassa drasticamente ridotte, e soprattutto vantaggi finanziari più bassi e non contrattabili: il servizio e i relativi interessi, infatti, non potranno più essere messi a gara tra gli istituti di credito;

- Per i municipi che avessero investito le loro risorse, la legge stabilisce che «Gli eventuali investimenti finanziari sono smobilizzati»

CONSIDERATO CHE:

- La norma in questione appare incostituzionale in quanto lesiva del principio di autonomia finanziaria riconosciuto agli Enti Locali dalla Costituzione e del principio di sussidiarietà;

- L’Ifel, il centro studi dell'Anci, valuta in circa 8,6 miliardi di euro all'anno, fino a tutto il 2014, il drenaggio di risorse dagli enti locali a Roma;

- Anche il mondo delle Imprese esprime le proprie perplessità sulla Tesoreria Unica Statale dicendosi preoccupato per gli effetti peggiorativi che si otterranno unificando ed allontanando geograficamente la tesoreria, in termini di velocità nei pagamenti (fonte ANCE Veneto);
IL CONSIGLIO DI ZONA 9

- Esprime la propria ferma contrarietà al trasferimento delle disponibilità liquide del Comune di Milano alla Tesoreria Unica Statale;

- Impegna il Sindaco e la Giunta del Comune di Milano a trasmettere il presente documento ai Parlamentari del territorio e al Governo per richiedere l’eliminazione dell’obbligo di versamento alla Tesoreria Unica Statale delle disponibilità attualmente in capo agli Enti Locali, così come previsto all’articolo 35, comma 8 e seguenti del DL 24 gennaio 2012, n.1.


Gabriele Luigi Abbiati (Lega Nord per l'Indipendenza della Padania)

ISTITUZIONE COMMISSIONE DECENTRAMENTO

Gruppo Consiliare del Consiglio di Zona 9 - Milano
LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA
DELLA PADANIA
Milano, 16 febbraio 2012
MOZIONE
OGGETTO: "COMMISSIONE ISTITUZIONALE DECENTRAMENTO"

PREMESSO CHE:

- In data 21 luglio 2011 viene dato parere favorevole del Consiglio di Zona 9, con delibera n°81, all'istituzione della Commissione Decentramento in questo Consiglio di Zona;

CONSIDERATO CHE:

- La delibera di cui sopra è stata poi integrata, in data 3 novembre 2011, alla delibera n° 54 del Consiglio Comunale di Milano;

- In seguito a tale delibera, viene introdotto l'art. 19 bis nel regolamento del Decentramento Territoriale, che prevede l'istituzione presso ogni Consiglio di Zona della "Commissione Istituzionale Decentramento";

- Ai Consiglieri di Zona 9 sono stati inviati, dalla Presidenza, documenti concernenti le proposte dell'assessorato competente al fine di lavorare su un percorso condiviso sul decentramento;

VALUTATO CHE:

- Ad oggi non è ancora stata istituita la Commissione Decentramento, come previsto dall'art. 19 bis del Regolamento del Decentramento Territoriale;

- L'assessore competente in materia di decentramento sta già sottoponendo allaa Giunta Comunale il suo progetto di delega dei poteri alle zone, come riportato nella documentazione fornita a tutti i Consiglieri dalla Presidenza;

SI CHIEDE AL PRESIDENTE DI ZONA 9:

- Di istruire immediatamente la delibera di istituzione della "Commissione Istituzionale Decentramento";

- Di istruire, conseguentemente al punto precedente, la delibera di elezione del Presidente della "Commissione Istituzionale Decentramento";

- Di istruire, conseguentemente ai punti precedenti, la delibera di elezione dei componenti effettivi della "Commissione Istituzionale Decentramento";


Gabriele Luigi Abbiati (Lega Nord per l'Indipendenza della Padania)

venerdì 10 febbraio 2012

MANTENIMENTO LINEA TRANVIARIA MILANO - LIMBIATE

Ieri sera, a seguito di numerose segnalazioni presentatemi dai cittadini concernenti la ormai prossima soppressione della tranvia Milano-Limbiate e le gravissime conseguenze che tale atto porterebbe alla già problematica situazione parcheggi del quartiere Comasina, il gruppo Lega Nord ha deciso di presentare la seguente mozione con indirizzi ben precisi. Questa mozione ha dato l'impulso anche ad una mozione con il medesimo oggetto, presentata poco dopo dal partito di maggioranza più folto. Poiché il gruppo Lega Nord non avrebbe mai avuto i numeri per porre in discussione nella serata la nostra mozione, vista l'urgenza della stessa, è stato fatto un accordo per firmarsi vicendevolmente le due mozioni e quindi discuterle entrambe. L'accordo pattuito ha portato inoltre al ritiro della nostra mozione (seppur presentata prima) per lasciar spazio a quella di maggioranza, salvaguardando però la nostra valutazione più importante (l'impatto delle auto dei pendolari sulla Comasina) e le due richieste di impegno al Sindaco e all'Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, per mantenere attivo questo importante percorso tranviario.

Sicuramente avrei preferito discutere la nostra, avrei preferito salvare altre valutazioni e considerazioni, ma purtroppo il gioco politico di maggioranza e opposizione è questo. Il primo commento che mi è passato per la mente quando mi sono trovato davanti alla scelta se discuterla e salvarne le parti più importanti oppure discuterla tra due settimane quando non sarebbe più servita a nulla è stato: "piuttosto che la visibilità personale che mi porterebbe l'approvazione di questa mozione, metto davanti i cittadini, per salvare il "trenino" che va dalla Comasina a Limbiate e viceversa. Sono in opposizione, se non la ritiro, non la discuto nemmeno, e i cittadini della Comasina si troveranno altre auto, come se non ne avessero già abbastanza".

Gabriele Luigi Abbiati
Capogruppo Lega Nord - Zona 9 Milano


Le parti con le righe accanto sono quelle riportate nella mozione poi approvata.

DIVIETO DI TRANSITO MEZZI PESANTI VIE ASTESANI, ROSSI E IMBONATI

DIVIETO DI TRANSITO MEZZI PESANTI IN COMASINA

venerdì 3 febbraio 2012

PULIZIA E FUNZIONAMENTO DEL SOVRAPPASSO PEDONALE DI VIA ASSIETTA

A seguito delle numerose segnalazioni pervenutemi concernenti lo stato di abbandono del sovrappasso pedonale di via Assietta, con l'aiuto del Consigliere Belli e di tutto il gruppo della Lega Nord, abbiamo presentato la seguente mozione. In seguito sono stati effettuati degli emendamenti che non hanno modificato nella sostanza il provvedimento.


ASFALTATURA VIA DANTE CHIASSERINI