lunedì 23 luglio 2012

SEGNALAZIONI RIFIUTI AFFORI

Spett.
AMSA - Azienda milanese servizi ambientali
Via Olgettina, 25 - 20132 Milano


Oggetto: "Segnalazioni zona Affori"

Con la presente si segnalano nuovi spiacevoli casi di abbandono di ingombranti sulle strade cittadine:
  • Via Pastro e via Scialoia, nei pressi di tutti i cestoni posizionati sui marciapiedi, si possono trovare diversi sacchi neri;
  • Angolo Pastro/Scialoia, nei pressi del bidone della Caritas, svariati ingombranti;
  • In via George Sand, nel tratto finale e a fondo cieco, da diverso tempo vi è un discreto abbandono di ingombrati. Oggi mi segnalano addirittura due bombole del gas.

 Ringraziandovi per l'attenzione prestatami, porgo cordiali saluti

Gabriele Luigi Abbiati
Capogruppo Lega Nord Per L'Indipendenza della Padania - Consiglio di Zona 9 Milano

mercoledì 18 luglio 2012

MODIFICA PERCORSO LINEE ATM 2 - 90/91 - 92

Da venerdì 13 luglio a venerdì 31 agosto per interventi di ammodernamento della rete tranviaria in via Lancetti nel tratto compreso tra via Resegone e viale Stelvio, le linee 2-90/91-92 modificano i percorsi.


Linea 2

Dal 13 al 20 luglio

La linea effettua percorso nella tratta piazzale Negrelli-piazzale Maciachini:
  • direzione piazzale Maciachini M3: da piazzale Negrelli, la linea effettua il regolare percorso fino a via Farini/viale Stelvio, poi, invece di svoltare in viale Stelvio, prosegue diritto in via Farini, piazzale Maciachini;
  • direzione Negrelli: da piazzale Maciachini, via Menabrea, via Farini, via Farini/viale Stelvio, percorso regolare.
Per raggiungere il capolinea di piazza Bausan, da via Farini/viale Stelvio è possibile utilizzare la linea 92

Da sabato 20 luglio a venerdì 31 agosto

In concomitanza dell'apertura dei cantieri in via Farini/Cimitero Monumentale:
  

La linea 2 effettua servizio nella tratta piazzale Negrelli-via Messina:
  • direzione via Messina: da piazzale Negrelli, regolare percorso di linea fino in piazza Lega Lombarda, poi, anziché proseguire a destra in via Montello, svolta a sinistra in via Bramante, piazzale Cimitero Monumentale, via Procaccini, via Tartaglia, via Monviso, via Messina (capolinea provvisorio);
  • direzione Negrelli: da via Messina, prosegue in via Procaccini, piazzale Cimitero Monumentale, via Bramante, piazza Lega Lombarda, regolare percorso di linea.


Collegamento linea 2

Tra piazza Bausan e Lanza M2 è attivo un collegamento con bus sostitutivi:
  • direzione Lanza M2: da piazza Bausan, via degli Imbriani, via Torelli, viale Lancetti, viale Stelvio, via Farini, via Farini/piazzale Cimitero Monumentale, a destra in piazzale Cimitero Monumentale, via Ceresio (carreggiata centrale), piazzale Baiamonti, via Montello, piazza Lega Lombarda, via Legnano, viale Gadio, piazza Castello, via Lanza, Foro Buonaparte (capolinea provvisorio lato fermata linee tram 12-14).
  • direzione piazza Bausan: da Foro Buonaparte (capolinea provvisorio lato fermata linee tram 12-14), viale Gadio, via Legnano, piazza Lega Lombarda, viale Montello, via Ceresio, piazzale Cimitero Monumentale, piazzale Cimitero Monumentale/via Farini, via Farini, viale Stelvio, viale Lancetti, via Torelli, via degli Imbriani, piazza Bausan.

Linea 90/91
  • Linea 90: da piazzale Lotto, effettua il percorso regolare fino in via Resegone/Lancetti, poi carreggiata laterale di via Lancetti, viale Stelvio e, da viale Stelvio/via Farini riprende il percorso regolare;
  • Linea 91: da Isonzo, percorso regolare fino in v.le Stelvio/via Farini, dove tutte le vetture dovranno procedere sulla carreggiata laterale di v.le Stelvio, via Lancetti carreggiata laterale, via Resegone, percorso regolare.

Linea 92

Il servizio della linea 92 viene effettuato con bus sull’intero percorso:
  • direzione Isonzo: da Bovisa, la linea effettua il percorso regolare fino a viale Lancetti/via Resegone, poi carreggiata laterale di viale Lancetti, viale Stelvio e, da viale Stelvio/via Farini, riprende il percorso regolare;  
  • direzione Bovisa: da Isonzo, la linea effettua il percorso regolare fino a viale Stelvio/via Farini, carreggiata laterale di viale Stelvio, via Lancetti e, da via Lancetti/via Resegone, riprende il percorso regolare.

LAVORI IN FARINI/MONUMENTALE: MODIFICHE PER 2-4-7-70 E SOSTITUTIVA M2

Da sabato 21 luglio a venerdì 31 agosto per lavori di realizzazione della linea M5 in via Farini/Cimitero Monumentale, le linee 2-4-7-70 e sostitutiva M2 modificano i percorsi.

Linea 2
 
Effettua servizio nella tratta piazzale Negrelli-Cimitero Monumentale:
  • direzione via Messina: da piazzale Negrelli, regolare percorso di linea fino in piazza Lega Lombarda, poi, anziché proseguire a destra in via Montello, svolta a sinistra in via Bramante, piazzale Cimitero Monumentale, via Procaccini, via Tartaglia, via Monviso, via Messina (capolinea provvisorio); 
  • direzione Negrelli: da via Messina, prosegue in via Procaccini, piazzale Cimitero Monumentale, via Bramante, piazza Lega Lombarda, regolare percorso di linea. 
Collegamento linea 2

Tra piazza Bausan e Lanza M2 è attivo un collegamento con bus sostitutivi:
  •  direzione Lanza M2: da piazza Bausan, via degli Imbriani, via Torelli, viale Lancetti, viale Stelvio, via Farini, via Farini/piazzale Cimitero Monumentale, a destra in piazzale Cimitero Monumentale, via Ceresio (carreggiata centrale), piazzale Baiamonti, via Montello, piazza Lega Lombarda, via Legnano, viale Gadio, piazza Castello, via Lanza, Foro Buonaparte (capolinea provvisorio lato fermata linee tram 12-14). 
  • direzione piazza Bausan: da Foro Buonaparte (capolinea provvisorio lato fermata linee tram 12-14), viale Gadio, via Legnano, piazza Lega Lombarda, viale Montello, via Ceresio, piazzale Cimitero Monumentale, piazzale Cimitero Monumentale/via Farini, via Farini, viale Stelvio, viale Lancetti, via Torelli, via degli Imbriani, piazza Bausan. 
Linea 4

Effettua servizio nella tratta Parco Nord - piazzale Maciachini:
  • direzione Maciachini M3: da Parco Nord, regolare percorso di linea fino in via Menabrea, poi, anziché proseguire diritta in via Farini/piazza Pasolini, svolta in via Farini, piazzale Maciachini (capolinea provvisorio);
  •  direzione Parco Nord: da piazzale Maciachini (capolinea provvisorio), regolare percorso di linea. 
Collegamento linea 4

 Tra piazzale Maciachini e largo Cairoli è attivo un collegamento con bus sostitutivo:
  • direzione Cairoli: da via Farini/piazzale Maciachini (capolinea provvisorio prima di piazzale Maciachini), via Farini, via Farini/piazzale Cimitero Monumentale, via Ceresio (carreggiata centrale), piazzale Baiamonti, via Montello, piazza Lega Lombarda, via Legnano, viale Gadio, piazza Castello, via Lanza, Foro Buonaparte, via Beltrami (capolinea provvisorio); 
  • direzione Maciachini M3: da largo Cairoli/Beltrami (capolinea provvisorio), piazza Castello, via Lanza, Foro Buonaparte, viale Gadio, via Legnano, piazza Lega Lombarda, via Montello, piazzale Baiamonti, via Ceresio, piazzale Cimitero Monumentale, piazzale Cimitero Monumentale/via Farini, via Farini (capolinea provvisorio prima di piazzale Maciachini)
 Linea 7

La linea effettua servizio tra Precotto e piazzale Lagosta. Tra piazzale Lagosta e piazzale Cimitero Monumentale è attivo un collegamento con bus sostitutivo:
  • direzione Cimitero Monumentale: da piazzale Lagosta (capolinea provvisorio con fermata linea 82), via Perasto, via Porro Lambertenghi, via Ugo Bassi, via Farini, piazzale Cimitero Monumentale (capolinea dopo via Niccolini); 
  • direzione piazzale Lagosta: da piazzale Cimitero Monumentale (capolinea dopo via Niccolini), via Farini, via Ugo Bassi, via Porro Lambertenghi, via Perasto, piazzale Lagosta (capolinea provvisorio con fermata linea 82). 
Linea 70 

  • Direzione piazzale Biancamano: da quartiere Bruzzano, regolare percorso di linea fino in via Farini/piazzale Cimitero Monumentale, poi, prosegue per piazzale Cimitero Monumentale, via Ceresio (carreggiata centrale), piazzale Baiamonti, percorso regolare.
  •  Direzione quartiere Bruzzano: da piazzale Biancamano, percorso regolare fino in piazzale Baiamonti, poi, prosegue via Ceresio, piazzale Cimitero Monumentale, piazzale Cimitero Monumentale/via Farini, via Farini, percorso regolare.
 Linea sostitutiva notturna M2 

  •  Direzione Cascina Gobba: da piazza Abbiategrasso, percorso regolare fino in piazzale Baiamonti, poi, anziché proseguire diritta in via Farini, proseguirà a sinistra in via Ceresio, destra in p.le Cim. Monumentale, via Ferrari, regolare percorso di linea. 
  • Direzione p.za Abbiategrasso: regolare percorso di linea.

SANITA', RISPARMI MILIARDARI SE LE RGIONI SPENDESSERO COME LA LOMBARDIA

La spesa complessiva delle Asl italiane per i servizi "non sanitari" ammonta a 4 miliardi e 436 milioni . Se tutte le gestioni fossero responsabili si risparmierebbero 2 miliardi. Intanto i cittadini pagano

Daniela Ferro
ospedali

Le pulizie di un ospedale al Sud costano il doppio che al Nord. Una differenza di costi ancora più marcata se si prende in esame una Asl del Centro. Ma anche altri servizi come la mensa, le utenze telefoniche e perfino l’elettricità presentano enormi differenze da un ospedale all’altro della Penisola. Se bollette e spese per i servizi non sanitari fossero ovunque i meno costosi, ogni anno si potrebbero risparmiare quasi due miliardi di euro: per l’esattezza, un miliardo e 690 milioni. Il vantaggio è ancora più evidente se si considera che la spesa complessiva delle Asl alla voce “servizi non sanitari” ammonta a 4 miliardi e 436 milioni: in pratica, applicando ovunque le tariffe più convenienti il risparmio complessivo sarebbe pari al 38% di questa cifra.
AUMENTATE SOLO LE SPESE PER I SERVIZI NON SANITARI – I risparmi sulla sanità, che rappresenta la maggiore voce di spesa per le Regioni e una delle più alte a livello nazionale, tornano di attualità dopo l’annuncio del ministro della Salute, Renato Balduzzi, di possibili modifiche al meccanismo dei ticket sanitari. Non che il governo voglia rendere la sanità gratuita per tutti: l’abolizione del ticket sarebbe compensata dall’introduzione di tariffe proporzionali al reddito di chi richiede le prestazioni. Eppure, la sanità italiana potrebbe costare molto meno, e quindi farsi pagare meno ai cittadini.
In effetti, negli ultimi anni il costo complessivo della spesa ospedaliera, che incide per poco più della metà (il 51,6%) sul totale delle spese sanitarie, è rimasto sostanzialmente stabile. Mentre la spesa per l’acquisto di farmaci si è addirittura ridotta in misura significativa, grazie a nuove e più favorevoli convenzioni strette dalle Asl con i venditori. Ad aumentare sono state, e in maniera costante, soltanto le spese per i beni e servizi non sanitari: mense, riscaldamento, smaltimento dei rifiuti, energia, catering e tutte le altre voci che comporta la gestione di un ospedale.
OGNI DEGENZA COSTA 800 EURO AL GIORNO – Ogni giorno di degenza comporta per un’Asl una spesa di oltre 800 euro a paziente. Su questa somma, tolte le spese strettamente sanitarie e per l’acquisto di farmaci, i servizi non sanitari incidono mediamente per 63 euro al giorno, ma con marcate differenze da Regione a Regione. Se in Lombardia tale spesa si limita a 22 euro, in Umbria è quattro volte tanto (92 euro) e ancora maggiore in Friuli-Venezia Giulia (111 euro al giorno per paziente). E sì che proprio in Lombardia, dove la Sanità è gestita dall’assessore regionale Luciano Bresciani (Lega Nord), si riscontra la maggiore efficienza del Servizio sanitario nazionale, con le liste di attesa più brevi d’Italia e la maggiore soddisfazione degli utenti.
COSTI MINORI, SERVIZI MIGLIORI – «È la conferma - si legge in uno studio presentato in occasione del convegno “Anziani e Welfare: quale sostenibilità?” organizzato alla Camera dall’Osservatorio Terza Età , dell’Istituto Superiore della Sanità- che una corretta amministrazione, con una oculata politica dei costi dei servizi, libera risorse che si riversano positivamente sulle prestazioni più propriamente sanitarie». Come dire che costi minori fanno bene non solo al portafogli dei cittadini, ma anche all’efficienza e alla qualità delle strutture sanitarie.
Alcuni esempi sono lampanti. Alla Ulss di Pieve di Soligo (Treviso) le utenze telefoniche costano 580.000 euro all’anno, pari a 3,27 euro per giorno di degenza. All’Asl H di Roma la stessa bolletta pesa per quasi 2 milioni di euro all’anno, pari a 5,91 euro per ogni giorno di degenza. Ma alla Asp di Cosenza la spesa è ancora superiore, e di molto: ben 4 milioni e 271 mila euro di bolletta, cioè 20,10 euro spesi in media per ogni giorno di degenza.
Analoghe, enormi differenze di costi si registrano nelle tre Asl prese a campione per tutti i servizi non sanitari. I costi di lavanderia, ad esempio, risultano intorno ai 10 euro per degenza/giorno al Nord e al Centro, ma molto più modesti (6,60 euro) al Sud. Viceversa, i trasporti non sanitari costano in Calabria quattro volte che in Veneto, e a Roma quasi cinque volte tanto. Mentre smaltire i rifiuti costa di più al Nord che al Centro-Sud. Livellare ovunque tali costi alle tariffe più basse consentirebbe enormi risparmi: è la filosofia dei “costi standard” cui si ispira la riforma federalista dello Stato introdotta dal precedente governo e affossata da quello attuale.
«I CITTADINI PAGANO GLI INTERESSI DELLE LOBBY». «Due miliardi di risorse – tirano le somme gli autori dello studio, la onlus Ageing Society-Osservatorio Terza Età – vengono sottratte ai servizi sanitari da gestioni irresponsabili. Ciò sembra attestare l’impotenza dei politici prima e dei tecnici poi di fronte a sprechi del tutto evidenti e, forse, prodotti da torbidi interessi fra le potenti lobby che erogano i servizi, politici e pubblici amministratori».
Per il presidente di Ageing Society, Emilio Mortilla, «è evidente che, di fronte a quanto emerso dallo studio, l’indignazione e la rabbia degli anziani e dei diversamente abili, che subiscono più di altri gli effetti della crisi economica, dei tagli alle pensioni e ai servizi socio-sanitari, non può che essere altissima».


FORMIGONI: ITALIA CI DANNEGGIA, PAZIENZA AL LIMITE


(ANSA) - MILANO, 18 LUG - ''Il fatto che la Lombardia appartenga all'Italia ci danneggia nelle valutazioni del rating da sempre: questa cosa era accettabile in tempi di vacche grasse ma non in tempi di vacche magrissime''. Cosi' il presidente della Lombardia Roberto Formigoni su Moody's.
''E' bene che il sistema italiano - ha aggiunto chiedendo riforme e costi standard - si renda conto che la nostra pazienza inizia ad avere un limite, la Lombardia non puo' continuare a pagare per tutti: la misura inizia a essere colma''. (ANSA)

domenica 15 luglio 2012

INTERROGAZIONE SUL PIANO SOCIALE DI ZONA

Gruppo Consiliare del Consiglio di Zona 9 - Milano
LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA
DELLA PADANIA

Milano, 12 luglio 2012


INTERROGAZIONE

(ai sensi dell’articolo 24 comma 1 secondo paragrafo del Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio Comunale)

OGGETTO: "PIANO SOCIALE DI ZONA"

PREMESSO CHE:

- in data odierna si riceve la comunicazione della convocazione della Commissione Politiche Sociali e Salute in data 17 luglio p.v.;

- da convocazione, la commissione prevederà un dibattito di un’ora.


SI CHIEDE:

- al Presidente della Commissione Politiche Sociali e Salute del Consiglio di Zona 9, se sono state contattate, coinvolte, interessate o ascoltate tutte le associazioni del territorio interessate dal Piano;

- al Presidente del Consiglio di Zona 9, se sussistano dei termini per l’espressione nei confronti dell’amministrazione centrale;

- al Presidente della Commissione Politiche Sociali e Salute del Consiglio di Zona 9, se sono state prese in considerazione e coordinate tutte le istanze del territorio.


Gabriele Luigi Abbiati (Lega Nord per l'Indipendenza della Padania)


INTERROGAZIONE SUI LAVORI IN VIA GIOVANNI BATTISTA VARE'

Gruppo Consiliare del Consiglio di Zona 9 - Milano
LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA
DELLA PADANIA

Milano, 12 luglio 2012


INTERROGAZIONE

(ai sensi dell’articolo 24 comma 1 secondo paragrafo del Regolamento di organizzazione e funzionamento del Consiglio Comunale)

OGGETTO: "LAVORI VIA GIOVANNI BATTISTA VARE’"

PREMESSO CHE:

- nei mesi primaverili sono stati effettuati lavori pubblici che hanno interessato il marciapiede di via Giovanni Battista Varè, lato numeri civici pari, tra la via Broglio e la via Mercantini.


VALUTATO CHE:

- al termine dei lavori non è stato effettuato il ripristino a regola d’arte della pavimentazione, ovvero non è stato asfaltato adeguatamente il marciapiede.


SI CHIEDE:

- al presidente del Consiglio di Zona 9 di contattare gli uffici competenti al fine di conoscere le motivazioni per le quali non sia stato ancora effettuato il ripristino a regola d’arte del marciapiede;

- al presidente del Consiglio di Zona 9 di contattare gli uffici competenti al fine di conoscere le tempistiche necessarie affinché avvenga il ripristino della pavimentazione a regola d’arte.


Gabriele Luigi Abbiati (Lega Nord per l'Indipendenza della Padania)


sabato 14 luglio 2012

Spett.
ATM - Azienda trasporti milanese


Oggetto: "Segnalazioni stazioni Dergano e Affori centro"


Con la presente si segnala che le scale mobili a Dergano e Affori Centro MM3 funzionano a singhiozzo da circa una settimana. Sfortunatamente, a volte, anche l'ascensore risulta guasto. Sono a conoscenza che numerosi altri utenti hanno segnalato il problema e che state facendo il possibile per ripristinare la situazione. Chiedo però, se fosse possibile, di velocizzare il processo di ripristino, soprattutto per le persone disabili.

Ringraziandovi per l'attenzione prestatami, porgo cordiali saluti.


Gabriele Luigi Abbiati
Capogruppo Lega Nord Per L'Indipendenza della Padania - Consiglio di Zona 9 Milano

giovedì 5 luglio 2012

SICILIA , PIU' DIPENDENTI DEL GOVERNO INGLESE

da corriere della sera.it

 

La presidenza della Regione ne conta 1.385.
Downing Street si ferma a 1.337 


Palazzo dei Normanni
Palazzo dei Normanni
Esiste in Italia un ufficio pubblico dove c'è un dirigente ogni sei impiegati. Si trova a palazzo dei Normanni, Palermo: è la presidenza della Regione siciliana. Ma il governatore Raffaele Lombardo sappia che non è l'unico in Europa a guidare un esercito pieno zeppo di generali. Il premier britannico David Cameron è nelle sue stesse condizioni: anche a Downing Street ogni dirigente ha in media sei sottoposti. Il fatto è che pure i numeri sono più o meno gli stessi. Cameron ha 198 dirigenti, Lombardo 192. Quanto ai dipendenti il Cabinet Office, equivalente della nostra presidenza del Consiglio, ne ha 1.337: quarantotto meno dei 1.385 che la presidenza della Regione siciliana contava alla fine del 2011.

Ciò basta per immaginare quali stupefacenti risultati potrebbe dare da queste parti una seria spending review . Afferma la relazione della Corte dei conti sul rendiconto del bilancio 2011 che la Regione siciliana ha ufficialmente 17.995 dipendenti. Su questo numero si è a lungo polemizzato, anche a proposito di paragoni che pure in Sicilia non vengono ritenuti congrui come quello con la Lombardia, Regione che ha il doppio degli abitanti ma un quinto del personale. Ma è una cifra che non dice ancora tutto. Intanto perché nel 2011, anno in cui riesplodeva la crisi economica più drammatica da un secolo a questa parte, ben 4.857 di questi dipendenti, in precedenza reclutati con contratto a termine, sono stati assunti in pianta stabile, a tempo indeterminato. Il che, argomentano i giudici contabili, non mancherà di avere ripercussioni future sui conti regionali. E poi perché a quei 17.995 se ne devono aggiungere altri 717 comandati e distaccati presso altre strutture che comunque fanno capo alla Regione. Oltre a 2.293 a tempo determinato il cui stipendio è pagato in qualche modo dall'ente. Totale: 21.005. Un totale, però, anch'esso incompleto. Dove mettiamo, infatti i 7.291 dipendenti delle 34 società controllate o collegate alla Regione siciliana? Se contiamo anche quelli arriviamo a 28.796. E facciamo grazia di forestali e lavoratori socialmente utili (24.880) in forza a molti Comuni, in parte a carico della casse regionali. Personale le cui retribuzioni sono state al centro di un durissimo scontro fra Lombardo e il commissario di governo che aveva impugnato l'ultima legge finanziaria nella quale era previsto il ricorso a un mutuo, anche per far fronte a quel problema, di 558 milioni. Una somma che avrebbe ingigantito ancora di più il debito della Regione, già cresciuto nel 2011 di altri 818 milioni arrivando al valore record di 5,3 miliardi.

I soli dipendenti «ufficiali» assorbono 760,1 milioni, e si tratta di un costo superiore del 45,7% rispetto al 2001. Se però calcoliamo anche gli oneri sociali, allora si arriva a un miliardo 80 milioni. Cioè poco meno della metà del costo del personale delle quindici Regioni a statuto ordinario. Le quali hanno, tutte insieme, un numero di dirigenti pari a quello della sola Sicilia. Sono 1.836. Ce n'è uno ogni 9 impiegati, con vette di 5 o 6 in alcune strutture, come appunto la presidenza della Regione. L'anno scorso sono entrati in posizioni di responsabilità anche diversi soggetti esterni, circostanza che ha indotto la Corte dei conti a queste considerazioni: «È poco plausibile, a fronte di oltre 1.800 dirigenti di ruolo, ritenere che non siano già disponibili idonee professionalità all'interno dell'amministrazione. La mancata valorizzazione delle risorse interne è in definitiva la causa dei costi sostenuti per retribuire i dirigenti esterni per i cui emolumenti è previsto un tetto massimo di 250 mila euro, di gran lunga superiore alla retribuzione massima dei dirigenti generali interni». Per non parlare dei sette «uffici speciali» istituiti, secondo i magistrati, con «motivazioni alquanto generiche» e spesso «duplicazioni di funzioni già attribuite» ad altre strutture. Nel rapporto si cita a titolo di esempio l'ufficio speciale Energy manager , che ha funzioni del tutto analoghe a quelle del Dipartimento regionale per l'energia.

Ma se al costo del personale «ufficiale» sommiamo anche quello dei dipendenti delle società partecipate (226 milioni) e dei dipendenti pensionati, che in Sicilia sono a carico della Regione (641 milioni), allora veleggiamo di slancio verso i due miliardi. Dal 2004 al 2011 la spesa previdenziale è cresciuta del 31%, anche a causa di alcuni privilegi assolutamente sorprendenti sopravvissuti fino allo scorso mese di gennaio e che avranno effetti a lungo, negli anni a venire. È appena il caso di ricordare che per i dipendenti della Regione la riforma Dini, quella che ha introdotto il metodo di calcolo basato non più sulla retribuzione ma sui contributi effettivamente versati, è entrata in vigore con otto anni di ritardo: il primo gennaio 2004, anziché il primo gennaio 1996 come per tutti i comuni mortali. Per giunta, fino all'inizio di quest'anno potevano andare in pensione con soli 25 anni di servizio tanto quelli colpiti da disabilità, quanto coloro che avevano un genitore disabile. Nel 2011 si sono pensionati anticipatamente perché figli di disabili 464 dipendenti regionali, contro 297 nel 2010, 230 nel 2009, 196 nel 2008, 165 nel 2007, 125 nel 2006, 138 nel 2005 e 121 nel 2004. Da quando, proprio nel 2004, è stata perfezionata questa disposizione, hanno avuto la baby pensione, con un crescendo rossiniano, in 1.736. Celebre il caso di Pier Carmelo Russo, pensionato a 47 anni per assistere il padre disabile, nominato però subito dopo assessore della giunta Lombardo. Alle polemiche, lui ha replicato: «Quando sono andato in pensione il mio stipendio era prossimo a diecimila euro ed ero segretario generale della Regione, il massimo livello della carriera burocratica. Ho preferito il mio amatissimo padre e sono orgogliosissimo di averlo fatto. Da quando faccio l'assessore non ho mai percepito un centesimo. Tutta la mia indennità (300.000 euro lordi annui) l'ho devoluta in beneficenza. Mi considero una persona oltremodo fortunata e desidero sdebitarmi con la Divina Provvidenza».

Ai posteri l'ardua sentenza. Sempre che la Regione possa in futuro pagare anche le loro, di pensioni. Già oggi il tasso di copertura dei contributi non arriva che al 28,7%.