venerdì 24 dicembre 2010

LOMBARDIA NOTIZIE - SEVESO: CON 23,5 MLN VIA LIBERA ALLO SCOLMATORE

PUÒ PARTIRE LA GARA PER LA SICUREZZA IDRAULICA DEL CAPOLUOGO
BELOTTI: MANTENUTI GLI IMPEGNI CON PROVINCIA E COMUNE MILANO


(Ln - Milano, 21 dic) Regione Lombardia con una convenzione approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore al Territorio e urbanistica Daniele Belotti, mette a disposizione dell'Agenzia Interregionale per il Po (Aipo) i fondi - 23,4 milioni di euro - attraverso i quali Aipo e provincia di Milano possono attivare la gara di appalto per l'adeguamento del Canale Scolmatore di Nord Ovest, tra i comuni di Senago e Settimo Milanese (Mi). La delibera  approva e aggiorna la specifica convenzione che regola, appunto, i rapporti tra Regione e Aipo, ente attuatore dell'intervento di adeguamento del Canale Scolmatore. L'intervento è fondamentale per la messa in sicurezza della città di Milano dalle esondazioni del torrente Seveso. L'ultima di queste esondazioni è avvenuta il 18 settembre scorso e ha provocato pesanti disagi alla popolazione e ingenti danni economici.

"Come promesso, abbiamo lavorato sodo e con successo – commenta il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni – per mettere insieme tutte le risorse necessarie. Si apre ora la fase della progettazione definitiva e della realizzazione dei lavori tanto attesi". "L'approvazione di questa convenzione - afferma l'assessore Belotti - conferma che sulla questione Seveso stiamo tenendo alta la guardia, mantenendo gli impegni presi nel tavolo tecnico politico tenutosi con la Provincia, il Comune di Milano e il Comune di Senago: una collaborazione proficua e sinergica degli enti coinvolti nel precedente Accordo stipulato nel 1999 per la realizzazione, la gestione e la manutenzione delle principali opere idrauliche a difesa della città di Milano".

Il Canale Scolmatore di Nord-Ovest, realizzato a partire dalla metà degli anni '50 e completato, almeno in un primo assetto funzionale, nel 1980, costituisce il fulcro del sistema di protezione dell'abitato di Milano dalle acque di piena provenienti dai corsi d'acqua correnti con direzione nord-sud, che attraversano la prima cintura e poi il centro stesso di Milano. Il Canale Scolmatore ha una lunghezza di circa 34 km, e si estende dal torrente Seveso, in località Palazzolo, fino al fiume Ticino. In località Vighizzolo un deviatore convoglia parte delle acque anziché al Ticino, al Lambro Meridionale.

Tgcom ©
L'intervento è stato previsto nell'ambito dell'Accordo di programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d'acqua dell'area metropolitana milanese sottoscritto il 19 giugno 2009 tra Regione, Comune di Milano, Provincia di Milano, Autorità di bacino del fiume Po e Aipo. L'Accordo costituisce uno degli strumenti per la realizzazione del Programma Attuativo Regionale (Par), che definisce le priorità di intervento su cui collocare le risorse nazionali del Fondo Aree Sottoutilizzate (Fas); in particolare, l'obiettivo 1.4 del Par mira specificamente alla realizzazione di "infrastrutture e tecnologie per la sicurezza idraulica", con "priorità per la messa in sicurezza dell'area Expo e per la valorizzazione del tema acqua". Viene quindi garantita, senza soluzione di continuità, la proficua sinergia degli enti coinvolti nel precedente Accordo stipulato nel 1999 per la realizzazione, gestione e manutenzione delle principali opere idrauliche a difesa della città di Milano. (Ln)

sabato 18 dicembre 2010

Maxi operazione antidroga della Gdf di Como: in manette 29 persone

Milano, 18 dic. - (Adnkronos) - Le Fiamme Gialle della Polizia Tributaria di Como hanno concluso un'importante operazione con cui e' stata decapitata un'organizzazione criminale di trafficanti di droga operante nella provincia di Como e nel nord Italia, e che ha portato al sequestro di 15 chili di cocaina, 31 chili di eroina e quasi 10 chili di marijuana e all'arresto di 29 persone. Partendo da una segnalazione della polizia belga, che aveva arrestato, nel maggio del 2008 a Bruxelles, cinque persone ricercate per un mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale di Milano, i finanzieri comaschi hanno ricostruito l'esistenza di una struttura criminale, formata prevalentemente da albanesi, e collegata a grandi gruppi criminali operanti tra Belgio, Olanda, Svizzera, Slovenia, Albansi ed Italia, che gestiva una cospicua parte del mercato locale di cocaina ed eroina, ma anche di marijuana.
Le indagini sono state condotte dal Nucleo Polizia Tributaria di Como, coordinate da Giovanni Fabrizio Narbone, Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ed hanno visto la collaborazione delle polizie di diversi stati europei, le quali hanno, tra l'altro, sequestrato ulteriori 38 chili di stupefacenti, nonche' della Polizia Ferroviaria di Milano, anche tramite il canale di cooperazione giudiziaria Eurojust.

lunedì 13 dicembre 2010

Consigliera provinciale milanese passa dall'Idv al Pdl

(ANSA) - MILANO, 13 DIC - La consigliera provinciale milanese Maddalena Scognamiglio ha lasciato oggi il gruppo dell'Idv per passare nelle fila della maggioranza con il Pdl.

''Sono fermamente convinta - ha detto intervenendo in aula e annunciando la sua decisione - che non si possa continuare a mettere gratuitamente sotto accusa e in maniera esasperata e avvalendosi principalmente del gossip e di una tv spesso di parte, gli uomini politici che hanno avuto dai cittadini l'incarico di governare''. (ANSA).

sabato 11 dicembre 2010

Continua l'emergenza rifiuti a Napoli

Il Comune di Napoli è amministrato continuativamente dal 1993 da giunte della stessa area di riferimento politico ed in questo contesto di continuità trovo assurde le ultime dichiarazioni del Sindaco di Napoli Iervolino: «La situazione è grave - afferma la Iervolino - e non si intravede una via di uscita definitiva».  Bassolino prima e lei poi, ma la situazione è sempre la stessa, anzi peggiore, tanto che l'UNESCO sarebbe in procinto di revocare il proprio riconoscimento dato al valore culturale del centro città. 
La Iervolino poi prosegue con le sue dichiarazioni dissennate: «Il presidente della Regione invita a lavorare di più, cosa che le strutture comunali e Asia, che già raccoglie 1600 tonnellate al giorno, farebbero molto volentieri se sapessero dove sversare. Il ciclo dei rifiuti, di una città di un milione di abitanti, non può andare avanti alla giornata senza una programmazione sicura. Occorrono decisioni rapide e coraggiose». Il sindaco nel delirio non ha tutti i torti, infatti alcune competenze legate ai rifiuti sono in carico alla Provincia, ma anche li nessun dubbio sul colore politico dei presidenti che si sono succeduti fino al 2009, continuità data da Amato Lamberti (1995 - 2004) e da Riccardo Di Palma (2004 - 2009). Eppure l'escalation delle colpe attribuite prosegue sempre più verso l'alto, tanto da farmi pensare che il Comune di Napoli e la Provincia sarebbero da abolire, visto che le proprie competenze le delegano ad altri. Ma più in alto, chi c'era? In Regione negli ultimi undici si son visti i medesimi partiti che governano Comune e Provincia, anzi, il presidente per ben dieci anni è addirittura una "medesima persona" ovvero Bassolino, eccellente conoscitore della situazione, visto che di Napoli fu Sindaco. 
Quindi mi chiedo dove la Iervolino voglia andare con le sue dichiarazioni di questi giorni. Chiede "una programmazione sicura" al neo presidente della Giunta regionale campana, ma loro per 18 anni di governo, dove sono stati? Lo scaricabarile ha portato a Napoli addirittura l'esercito, addirittura l'intervento della Presidenza del Consiglio. Su competenze che non sono sicuramente del Premier.


Infine darò qualche numero, raffrontando la municipalizzata per la raccolta dei rifiuti a Napoli ASIA, con AMSA che invece è l'azienda incaricata a Milano, anche se non completamente paragonabili, visto che su Milano gravitano giornalmente 5 milioni di persone, mentre su Napoli credo si raggiunga a fatica il milione e mezzo:
  • Dipendenti ASIA 2.300 (dato 2010) + 500 circa in carico ad aziende esterne (dato 2006) 
Dal 2008 al 2009 gli addetti della società sono aumentati di 300 unità; il costo del lavoro ha una incidenza pari al 60% nei confronti dei ricavi globali dell'azienda. Inoltre tra le aziende che si occupano di rifiuti nelle grandi città italiane, come ha rilevato l'ufficio studi di Mediobanca per conto di Civicum, Asìa è quella che ha ricevuto in assoluto più stanziamenti pubblici.Le Competenze: Raccolta dei rifiuti solidi urbani, Spazzamento e lavaggio strade, Svuotamento dei cestini, Pulizia esterna dei mercati rionali e Diserbamento.
  • Dipendenti AMSA 3.383 (dato 2007)
Le Competenze: Raccolta dei rifiuti solidi urbani, Spazzamento e lavaggio strade, Svuotamento dei cestini, Pulizia esterna dei mercati rionali, Raccolta di animali morti, Pulizia dei cimiteri, Cancellazione di scritte, Rimozione di manifesti abusivi, Raccolta (anche domiciliare) di materiali ingombranti, Pulizia dello stadio Meazza, Sgombero della neve, Ritiro delle carcasse di auto abbandonate lungo le vie cittadine, Diserbamento e Pulizia dei parchi pubblici.


Consiglio la lettura del seguente articolo pubblicato sul Sole:
Rifiuti a Napoli. L'ad dell'Asìa scopre che la soluzione è la differenziata. Ma l'emergenza è anche nei conti

martedì 9 novembre 2010

Quanto ci costa questa spazzatura!

Io credo sia più che legittimo fare due conti e alcune valutazioni sul problema dei rifiuti dell'area napoletana. Il problema in se è grave, molto. Lasciare un'intera popolazione a vivere tra la spazzatura è pericoloso per le malattie che potrebbe portare e perché sicuramente non è una situazione decorosa. Come mai però si trovano con tutta questa "monnezza" per strada? Le cause sono molteplici. Una sicuramente è data dal fatto che non si è mai investito sulla raccolta differenziata, una cosa che in poche ore non si può recuperare. Ma non solo, anche la totale mancanza di siti validi per lo stoccaggio dei rifiuti nonché l'assenza di inceneritori o termovalorizzatori.
E la protesta? Quanto ci costa? Misure straordinarie, uomini e mezzi dello Stato, esportazione dei rifiuti nelle alte nazioni (a pagamento) e per finire autocompattatori bruciati e guerriglia urbana. Non lo sappiamo, perché l'informazione italiana pensa solo a Ruby. Un solo dato, che sono riuscito a trovare su internet, un autocompattatore costa in media 150.000 €uro più IVA. Ne hanno bruciati più di una decina, erano automezzi nuovi. Fate voi i conti..