giovedì 19 febbraio 2015

IL SOLE 24 ORE: LOMBARDIA ANTICIPA IL JOBS ACT

MILANO - 19 febbraio 2015

 La Regione Lombardia si “porta avanti” con il Jobs act e, in attesa di ulteriori modifiche a livello nazionale, introduce una nuova regola (per ora una delibera e nel giro di qualche mese una legge regionale). Le aziende dovranno trasformare il 5% dei percorsi di formazione con gli studenti in regolari contratti di apprendistato. Il fine è chiaramente quello di facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro già durante il quinquennio scolastico. Per incentivare la misura, ilPirellone mette a disposizione, per il periodo 2015-2016, quattro milioni (mentre nei prossimi anni dovrebbe diventare obbligatorio anche senza finanziamento). «Siamo la prima regione ad intervenire in questo senso, considerando le prospettive della legge delega sul Jobs act», dice l’assessore al Lavoro e Formazione.


Ci saranno tre fasce di costo diversificate in base alla tipologia del percorso formativo offerto. L’istituto Eupolis si occuperà di realizzare un’indagine sui costi standard dei percorsi formativi. Con la legge regionale questi aspetti saranno più chiari. L’auspicio dei rappresentanti dei lavoratori è che si «faccia il più possibile pulizia tra i vari settori, andando a finanziarie e migliorare quei percorsi realmente innovativi, che non siano cioè quelli già noti per estetisti e parrucchieri», dice Daniele Gazzoli, delegato al mercato del lavoro per la Cgil Lombardia.

Oltre a questo, la Lombardia guarda anche al semestre di Expo, ormai alle porte. Per l’occupazione e la formazione durante l’evento universale il Pirellone ha presentato uno stanziamento di 30 milioni, di cui però solo 11,5 risulterebbero nuove risorse, finalizzate all’occupazione e alla formazione. I primi 20 milioni fanno parte invece della Dote unica del Lavoro, attinti dal Fondo sociale europeo e non ancora spesi. Oggi vengono «rilanciati» al traino di Expo. I beneficiari della misura, dice la nota ufficiale della Regione, sono i lavoratori in cassa integrazione, disoccupati e inoccupati, lavoratori e giovani neo diplomati con disabilità, lavoratori occupati con esigenze di riqualificazione. Ci si propone di aiutare l’inserimento lavorativo nell’ambito dell’evento universale «facilitando il matching fra domanda e offerta di lavoro».

Infine, tra le misure adottate dal Pirellone, c’è il rifinanziamento, come tutti gli anni, di 269 milioni per istruzione e formazione. Di questi, 201 sono per i percorsi di istruzione e formazione professionale (cioè per le scuole regionali di tipo tecnico e professionale, che in Lombardia danno istruzione a 56mila ragazzi); 8 milioni per il contrasto alla dispersione scolastica; 4, come detto, per l’apprendistato; 56 per la dote scuola.


© Il Sole 24 Ore

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