sabato 11 dicembre 2010

Continua l'emergenza rifiuti a Napoli

Il Comune di Napoli è amministrato continuativamente dal 1993 da giunte della stessa area di riferimento politico ed in questo contesto di continuità trovo assurde le ultime dichiarazioni del Sindaco di Napoli Iervolino: «La situazione è grave - afferma la Iervolino - e non si intravede una via di uscita definitiva».  Bassolino prima e lei poi, ma la situazione è sempre la stessa, anzi peggiore, tanto che l'UNESCO sarebbe in procinto di revocare il proprio riconoscimento dato al valore culturale del centro città. 
La Iervolino poi prosegue con le sue dichiarazioni dissennate: «Il presidente della Regione invita a lavorare di più, cosa che le strutture comunali e Asia, che già raccoglie 1600 tonnellate al giorno, farebbero molto volentieri se sapessero dove sversare. Il ciclo dei rifiuti, di una città di un milione di abitanti, non può andare avanti alla giornata senza una programmazione sicura. Occorrono decisioni rapide e coraggiose». Il sindaco nel delirio non ha tutti i torti, infatti alcune competenze legate ai rifiuti sono in carico alla Provincia, ma anche li nessun dubbio sul colore politico dei presidenti che si sono succeduti fino al 2009, continuità data da Amato Lamberti (1995 - 2004) e da Riccardo Di Palma (2004 - 2009). Eppure l'escalation delle colpe attribuite prosegue sempre più verso l'alto, tanto da farmi pensare che il Comune di Napoli e la Provincia sarebbero da abolire, visto che le proprie competenze le delegano ad altri. Ma più in alto, chi c'era? In Regione negli ultimi undici si son visti i medesimi partiti che governano Comune e Provincia, anzi, il presidente per ben dieci anni è addirittura una "medesima persona" ovvero Bassolino, eccellente conoscitore della situazione, visto che di Napoli fu Sindaco. 
Quindi mi chiedo dove la Iervolino voglia andare con le sue dichiarazioni di questi giorni. Chiede "una programmazione sicura" al neo presidente della Giunta regionale campana, ma loro per 18 anni di governo, dove sono stati? Lo scaricabarile ha portato a Napoli addirittura l'esercito, addirittura l'intervento della Presidenza del Consiglio. Su competenze che non sono sicuramente del Premier.


Infine darò qualche numero, raffrontando la municipalizzata per la raccolta dei rifiuti a Napoli ASIA, con AMSA che invece è l'azienda incaricata a Milano, anche se non completamente paragonabili, visto che su Milano gravitano giornalmente 5 milioni di persone, mentre su Napoli credo si raggiunga a fatica il milione e mezzo:
  • Dipendenti ASIA 2.300 (dato 2010) + 500 circa in carico ad aziende esterne (dato 2006) 
Dal 2008 al 2009 gli addetti della società sono aumentati di 300 unità; il costo del lavoro ha una incidenza pari al 60% nei confronti dei ricavi globali dell'azienda. Inoltre tra le aziende che si occupano di rifiuti nelle grandi città italiane, come ha rilevato l'ufficio studi di Mediobanca per conto di Civicum, Asìa è quella che ha ricevuto in assoluto più stanziamenti pubblici.Le Competenze: Raccolta dei rifiuti solidi urbani, Spazzamento e lavaggio strade, Svuotamento dei cestini, Pulizia esterna dei mercati rionali e Diserbamento.
  • Dipendenti AMSA 3.383 (dato 2007)
Le Competenze: Raccolta dei rifiuti solidi urbani, Spazzamento e lavaggio strade, Svuotamento dei cestini, Pulizia esterna dei mercati rionali, Raccolta di animali morti, Pulizia dei cimiteri, Cancellazione di scritte, Rimozione di manifesti abusivi, Raccolta (anche domiciliare) di materiali ingombranti, Pulizia dello stadio Meazza, Sgombero della neve, Ritiro delle carcasse di auto abbandonate lungo le vie cittadine, Diserbamento e Pulizia dei parchi pubblici.


Consiglio la lettura del seguente articolo pubblicato sul Sole:
Rifiuti a Napoli. L'ad dell'Asìa scopre che la soluzione è la differenziata. Ma l'emergenza è anche nei conti

Nessun commento:

Posta un commento